venerdì 12 aprile 2013

l'album delle storie: il 1968


Loro erano liberi di correre fino in fondo alla via. La città si apriva in mille anfratti, e nel riflesso delle vetrine si vedevano sorridere. Erano giovani, erano splendidi e c’era tutto il mondo da cambiare. Bastava volerlo.

Era il 1968 e io non c’ero ancora, ero solo un pallido desiderio inespresso.

Lei si nascondeva nei portoni, lui l’inseguiva. Come bambini nel mio film personale. Rivedo all’infinito le vostre risate. E ora che non ci sei più ti risento così, giovane e vitale. Non hai più bisogno di bastoni, né di carrozzine. Sei alto e hai gambe forti. Sei con lei, per sempre in quegli anni in cui tutto, davvero, sembrava possibile.





 

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