venerdì 27 febbraio 2015

Cantastorie dei perdenti

Ho perso, ho perso ancora.
Sconfitta come 10 mila altri uomini e donne. Chi racconterà le mia storia?
Chi racconterà la storia di quella donna che mi guarda ora? Quanti anni hai? Qual è il tuo nome e quanto hai amato?

Cadremo, saremo nella terra, eppure le nostre vite hanno dentro un germoglio vigoroso e così splendente e voi non lo saprete, voi non lo vedrete mai.

Vorrei scrivere le storie degli ultimi della terra, quelli che camminano qui, adesso, su questo marciapiede, quelli che per voi non sono importanti, quelli che per voi non contano.

Vorrei ascoltare tutte le loro avventure e poi trasformarle in storie epiche e leggendarie, lasciando da parte le elaborate metafore, le sottili figure retoriche, per lasciare spazio ai nostri sogni, all'emozioni delle nostre piccole e grandiose vite.

Ho perso, ho perso ancora, ma in fondo non importa.

Canterò una nuova canzone, senza sperare più nulla, canterò fino a che avrò le forze, guardando il fiume stretto lassù, il cielo schiacciato dai palazzi di questa sporca e amata città.




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