sabato 5 settembre 2015

La casa distrutta

Ho perso la conoscenza,
mi è rimasta la gioia, 
per ringraziare, 
per stupirmi davanti ai petali,
alle luci ghiacciate del cielo.

Ho perso tutta la mia sapienza, 
mi è rimasta la voglia di abbracciare, 
e ridere,
guardando le finestre appannate.

Ho perso la ricchezza del pensiero,
mi è rimasta la voglia di ascoltare, 
tutte le storie del mondo, 
negli occhi della gente.




Ho perso l'innocenza, 
ma non lo stupore per lo sguardo dei bambini; 
vorrei custodirli, 
proteggerli, 
guidarli,
in questo mondo troppo veloce,
senza memoria.

Ho perso tutta la mia fantasia, 
sono solo più un'operaia,
mi muovo, 
costruisco piccoli ponti, 
passaggi, 
strettoie, 
nella mia città immaginata.

Se ho perso qualcosa, 
in fondo non importa.
Sono qui per guardare il cielo, 
per raccogliere semi, 
per piangere ricordando, 
per ascoltare il mare.


Se ho perduto, 
perdonami, 
insegnami a riparare
la casa distrutta
dalla nostra rabbia, 
dal nostro rancore.